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Quanto costa un pranzo (panino, acqua, caffè e bibite) in autogrill: il caro vacanze inizia dal viaggio

Alcuni prodotti diminuiscono i prezzi, altri crescono. Ad ogni modo, se volete fermarvi in un'area di sosta preparatevi a spedere

Quanto costa un pranzo (panino, acqua, caffè e bibite) in autogrill: il caro vacanze inizia dal viaggio
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Fa parte in qualche modo delle "tradizioni" legate alle vacanze. C'è chi lo fa perché è quasi obbligato, viaggiando sempre in auto per lunghi tratti, e chi invece perché è una sosta piacevole e entrata nelle abitudini di inizio o fine ferie. E anche in questo fine settimana molti lo hanno fatto o lo faranno.

Di cosa stiamo parlando? Della pausa pranzo (o semplicemente per un caffè o una bibita) in Autogrill. Una sosta che però ogni anno diventa sempre più cara. Insomma, gli aumenti dei prezzi per le ferie partono già... dal viaggio.

Quanto costa un pranzo in autogrill: che salasso

A fare il punto è un altro "classico", l'indagine realizzata da Altroconsumo, che ha confrontato i prezzi in 16 aree di servizio autostradali di Autogrill, Chef Express, My Chef, Hermes, Sarni, Ristop nei pressi di quattro grandi città italiane: Milano, Venezia, Roma e Napoli. 

Il risultato non è certo "economico" (ma lo si sapeva già prima): i costi di cibo e bevande sono ancora molto più alti rispetto a quelli di bar e supermercati cittadini, con differenze anche del 400%.

E non è certo qualche prezzo diminuito rispetto alla scorsa estate a pareggiare il bilancio.

L'acqua è... salata

Tra i casi più in risalto c'è l'acqua (che è senza dubbio tra i prodotti più acquistati in autogrill). Nelle aree di sosta autostradali costa 3,18 euro al litro  (prezzo simile per naturale o gassata), cinque volte quanto la paghiamo nei supermercati dove, sempre secondo un'indagine della rivista dei consumatori, costa 63 centesimi.

Va un po’ meglio rispetto ai prezzi rilevati l'anno scorso negli autogrill (- 5%), ma i costi di questo bene di prima necessità restano comunque troppo elevati nelle aree di servizio autostradali.

La colazione

In molti si fermano per la colazione: caffè e brioche sono un "must" della partenza. Qui i prezzi sono in rialzo. Una brioche costa in media 2 euro, il 16% in più di dodici mesi fa (mentre nei bar in città il prezzo medio è di 1,37 euro).

Il caffè al banco tocca 1,46 euro, in crescita del 7% sull’anno precedente e 21% in più rispetto ai bar di città, dove il prezzo medio è 1,20 euro. Invariato (ma comunque alto, +16% rispetto alle città) il prezzo del cappuccino: 1,85 euro.

Panini a 8,50 euro

I panini sono un altro classico: ma se volete fare il pranzo o uno spuntino veloce preparatevi a spendere: si arriva sino a 8,50 euro. Il prezzo medio è in leggero calo rispetto al 2024 (6,80 euro contro 7,20; - 6%), ma comunque alto. Considerando soprattutto che solitamente non si viaggia da soli e dunque l'esborso va moltiplicato.

Gelati, bibite e snack sono i più cari

Se volete aggiungere una cola preparatevi al salasso: il costo del marchio più diffuso, Coca Cola, è di circa 8 euro al litro (in bottigliette di piccolo formato, tra 450ml e 700ml), più del quintuplo rispetto ai supermercati dove costa in media circa 1,39 euro al litro.

Stesso discorso per il gelato confezionato, che oltretutto aumenta del 5% rispetto all’anno scorso: per uno stecco ricoperto al cioccolato bisogna considerare di spendere più di 3 euro, più del doppio rispetto ai supermercati (dove, ad esempio il gelato Algida Magnum costa in media 1,30 euro).

Tra le bevande, poi, spiccano i costi e gli aumenti degli energy drink (tio Red Bull in particolare, che è il più presente e salato): si spendono quasi 16 euro al litro, il 23% in più rispetto all’anno scorso.

Per un sacchetto di patatine il prezzo medio è di circa 3,50  euro per formati che variano da 165 gr a 200 gr. Se andiamo a vedere il prezzo al chilo c’è una netta diminuzione rispetto al 2024 (-28%), ma questo dipende dal fatto che quest’anno abbiamo trovato più spesso i formati grandi, che hanno un prezzo al chilo più basso.

Calano mediamente anche i prezzi dei cracker (tipo Tuc, i più diffusi sugli scaffali degli autogrill). Il costo di una confezione da 100 grammi, in ogni caso, può cambiare molto tra un punto vendita e l’altro: si va da 2,49 euro a 3,70 euro.

Scende infine, nelle aree di servizio, anche il prezzo medio del cioccolato. Anche in questo caso il prezzo di una tavoletta può variare molto in base a marca e area di servizio: si va da 1,30 euro a 4,99 euro.