Casatenovo (LC)

Ex Vismara, l'ad di Officine Mak rivela i progetti per il futuro

Consonni: "Dovremmo iniziare a demolire alla fine di quest’anno. Poi per lo smaltimento e la costruzione degli edifici ci vorrà un po’ più tempo, ma non abbiamo investito per tergiversare, vogliamo procedere a passo spedito»".

Ex Vismara, l'ad di Officine Mak rivela i progetti per il futuro
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Un progetto leggermente modificato rispetto all’originale, palazzine più basse, una piazza più grande, ma soprattutto l’obiettivo di demolire gli ecomostri del centro entro la fine dell’anno.

Ex Vismara, via gli ecomostri per fine anno

E’ fitta l’agenda di Daniele Consonni, amministratore delegato di Officine Mak, la società specializzata, tra gli altri ambiti, in rigenerazione urbana di maxi aree industriali dismesse. Nei giorni scorsi ha rilevato dal tribunale di Reggio Emilia il comparto ex Vismara per due milioni di euro e l’intenzione è di non perdere tempo, procedendo al più presto con «carte» e demolizioni.

Consonni, perché investire proprio a Casatenovo?

«Noi siamo bergamaschi e come società abbiamo il cuore a Milano, Casatenovo è una cittadina che conosciamo bene e che a nostro avviso presenta potenzialità interessanti dal punto di vista residenziale».

Di un operatore interessato all’acquisto del comparto ex Vismara si era parlato già oltre un anno fa in campagna elettorale: eravate sempre voi?
«Assolutamente sì, gli occhi su quel comparto li abbiamo messi da qualche anno, siamo felici che finalmente le condizioni per l’acquisizione si siano verificate».

Quanta pazienza c’è voluta?
«Veramente tanta. Siamo abituati a gestire operazioni complesse, ma questa ha richiesto un’attesa più lunga del previsto. L’importante però è il risultato».

Daniele Consonni, ad di Officine Mak

Con l’Amministrazione comunale avete mantenuto un dialogo costante.
«Il sindaco si è dimostrato molto accogliente nei nostri confronti, penso che l’anno scorso si sia ricandidato non dico solo per chiudere questa vicenda, ma poco ci manca. Raramente mi è capitato di vedere un amministratore pubblico a cui sta così a cuore una vicenda».

Amministrazione con la quale ora vi confronterete.
«Lo faremo sin da subito, perché dobbiamo ricalibrare il masterplan, che sarà un po’ diverso da quello ipotizzato qualche anno fa».

Può anticipare qualcosa?
«Non lo stravolgeremo, semplicemente a nostro avviso è più opportuno realizzare palazzine più basse di un piano rispetto a quelle previste inizialmente. Il sindaco ci ha chiesto di allargare la nuova piazza che verrà ricavata nel comparto. Niente di sconvolgente, anzi, andremo a migliorare il progetto iniziale».

L’operazione immobiliare sarà completamente in capo alla vostra società o vi appoggerete a qualche partner?
«Tutto l’iter sarà nostro dalla A alla Z».

Vi siete confrontati con i proprietari degli altri due lotti?
«Sinceramente no, anche perché mi risulta che Devero abbia ormai intrapreso il suo percorso, mentre dall’altra parte è anche complicato individuare un interlocutore visto che c’è di mezzo il tribunale. Il nostro comparto è quello più importante e, senza presunzione, sappiamo quello che dobbiamo fare e lo faremo».

Si sente di dare delle tempistiche? Almeno per quanto riguarda le demolizioni, che stanno particolarmente a cuore ai casatesi?
«Così a spanne dovremmo iniziare a demolire alla fine di quest’anno. Poi per lo smaltimento e la costruzione degli edifici ci vorrà un po’ più tempo, ma non abbiamo investito per tergiversare, vogliamo procedere a passo spedito».

Matteo Scerri