Negrar (VR)

Operato a Negrar un bambino di 7 anni di Gaza: aveva la scheggia di una bomba nell'occhio da oltre due mesi

Un delicato intervento chirurgico all’Ospedale di Negrar ha restituito speranza al piccolo Aldebrahman, ferito a Gaza: rimosso dall’occhio un frammento rimasto per oltre due mesi

Operato a Negrar un bambino di 7 anni di Gaza: aveva la scheggia di una bomba nell'occhio da oltre due mesi
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Un bambino palestinese di 7 anni, gravemente ferito a un occhio da un'esplosione nella Striscia di Gaza, è stato sottoposto nei giorni scorsi a un delicato intervento chirurgico all’IRCCS Sacro Cuore Don Calabria di Negrar. A dare notizia dell’operazione è il presidente della Regione Luca Zaia, che ha voluto ringraziare pubblicamente l’équipe sanitaria per l’impegno e l’umanità dimostrati.

Intervento complesso all’occhio per il piccolo Aldebrahman

Il piccolo Aldebrahman, già seguito dal reparto di Pediatria del Policlinico di Padova, era stato trasferito temporaneamente a Negrar per essere sottoposto a un’operazione altamente complessa all’occhio destro, gravemente danneggiato da una scheggia causata da un ordigno esploso a Gaza.

A eseguire l’intervento è stata l’équipe chirurgica guidata dalla dottoressa Pertile, il Primario di Oculistica di Negrar, con la collaborazione della dottoressa Bottega e del reparto pediatrico diretto dal dottor Bonetti.

Primario di Oculistica la Dottoressa Pertile e il Dottor Bonetti

Grazie alla loro professionalità, non solo è stato possibile rimuovere la scheggia, ma anche aprire nuove prospettive di trattamento per il recupero della funzionalità visiva. Terminato l’intervento, il bambino è tornato in cura a Padova, dove proseguirà il percorso di guarigione.

Zaia: “Il Veneto è terra di accoglienza e solidarietà”

Il presidente Zaia ha sottolineato come l’intervento sia stato molto più di un atto medico:

“Curando Aldebrahman, 7 anni, il bambino di Gaza gravemente ferito a un occhio, l’Ospedale di Negrar ha dimostrato di non aver solo ereditato il nome di don Calabria, il grande Santo veronese, ma anche di seguirne la missione al servizio dei più bisognosi”.

Zaia ha infine ribadito con orgoglio il ruolo del Veneto come terra accogliente, dove anche le vittime di guerra vengono assistite senza distinzione: “Ancora una volta ci confermiamo una regione ospitale e solidale, capace di guardare oltre i confini e tendere la mano a chi soffre”.