ll 50% delle aziende italiane non trova professionisti STEM: a Torino un percorso formativo ad hoc
Un Master progettato per accrescere le opportunità di inserimento professionale nelle aziende più tecnologicamente avanzate, formando profili ibridi

Circa il 50% delle aziende italiane incontra difficoltà nel trovare professionisti con competenze STEM (Science, Technology, Engineering, Mathematics), con picchi superiori al 60% nei settori dell’Information Technology e dell’ingegneria. È quanto emerge dall’ultimo studio condotto dall’Osservatorio delle Competenze Digitali, che ha evidenziato anche una crescente difficoltà delle aziende nel reperire "profili ibridi", capaci di combinare competenze tecnico-scientifiche e umanistiche. Un’esigenza a cui il Politecnico e l’Università di Torino, su iniziativa dell’Associazione STEM by Women e con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo, hanno risposto con un percorso formativo specifico: il Master Universitario di II livello HumanAIze.
Cosa offre il Master
Giunto alla terza edizione, il Master è progettato per accrescere le opportunità di inserimento professionale nelle aziende più tecnologicamente avanzate, andando a formare profili ibridi, capaci di integrare le competenze delle scienze umane e sociali con conoscenze digitali e di intelligenza artificiale, rivolgendosi a laureate e laureati in discipline umanistiche. I risultati ottenuti confermano la validità del percorso formativo: il 96% dei partecipanti della prima edizione ha trovato occupazione dopo il completamento del Master. Un dato che testimonia l'eccellenza della formazione e la sua coerenza con le reali esigenze del mercato del lavoro.
I profili STEM sono inoltre tra i più ricercati e remunerati nel panorama professionale italiano. Le differenze retributive sono evidenti fin dall'inizio della carriera: chi ha una laurea in ambito umanistico registra una retribuzione annua iniziale di circa 24.000 euro, contro i 26.500 euro medi di chi proviene da una formazione economico-scientifica. Tuttavia, a fronte di una domanda sempre più alta di competenze STEM, il gender gap resta ancora molto marcato. Le donne rappresentano il 41,4% dei laureati in discipline STEM e a cinque anni dalla laurea il loro tasso di occupazione è del 90,1%, un dato ancora inferiore rispetto al 92,6% degli uomini. Il divario si estende anche al tipo di contratto: solo il 49,9% delle laureate STEM ha un contratto a tempo indeterminato, contro il 56,1% dei colleghi uomini. Le donne, infatti, sono più spesso inquadrate con contratti a tempo determinato oppure coinvolte in attività di ricerca con borse di studio o assegni. La disparità più evidente rimane quella salariale: a cinque anni dal conseguimento del titolo, le donne guadagnano in media 1.798 euro netti al mese, contro i 2.025 euro dei colleghi uomini, con un divario del 12,6%.
Per favorire l’accesso delle donne alle carriere tecnico-scientifiche, contribuendo così a ridurre il gender gap in ambito STEM, la Fondazione Compagnia di San Paolo ha messo a disposizione 15 borse di studio dedicate alle partecipanti donne. A queste si aggiungeranno altre borse finanziate dalle aziende partner dell’Associazione STEM by Women, tra cui Comau, Fondazione Piemonte Innova (FPI), Iren, PRT Group, Sequar.
Il 7 luglio un incontro di presentazione
Organizzato a Torino, città che si conferma capitale italiana dell’AI, il Master HumanAIze raccoglie però partecipanti da tutta Italia, puntando a fornire una risposta efficace alle trasformazioni in atto nel mercato del lavoro. Il piano didattico è curato da docenti altamente qualificati e professionisti provenienti da realtà aziendali di primo piano, con l'obiettivo di formare esperti capaci di operare nei settori più dinamici: Data & AI, Product Development, Sales & Marketing, Research & Development, Human Resources.
Il prossimo 7 luglio alle ore 17:00 si terrà l’ultimo incontro di presentazione del Master, un’occasione per approfondire contenuti, opportunità e prospettive professionali del percorso, attraverso il confronto diretto con docenti, ex studenti e rappresentanti delle aziende partner. Un dialogo aperto per avvicinare sempre più studenti al mondo STEM, sottolineando l’importanza di percorsi formativi capaci di unire innovazione e inclusività.
Le dichiarazioni
Il Prof. Paolo Neirotti, Direttore della Scuola di Master e Formazione Permanente del Politecnico di Torino afferma:
"Le nostre ricerche al Politecnico evidenziano una prima diffusione dell’AI in tutte le grandi imprese del paese, fatte le opportune differenze di uso e contesto settoriale. Le imprese stanno allargando sempre più l’ambito di sperimentazione dell’AI dopo aver già consolidato i primi progetti pilota. Queste imprese riportano un fabbisogno di competenze per l’AI che guarda anche a profili formatisi sulle scienze sociali. Questo accade perché molte delle sperimentazioni sull’AI in azienda richiedono ruoli capaci di favorire un collegamento tra esperti di AI e quelli di dominio, in ambiti funzionali di diverso tipo, inclusi quelli a maggiore appannaggio degli umanisti come lo sviluppo delle persone ed il marketing. Per assicurare questo collegamento serve una visione critica su rischi e potenziali strategici che spesso è portata da figure giovani, dinamiche e desiderose di imparare, come quelle che il Master attira e forma. Proprio per questo motivo in aula diamo molta importanza al lavoro progettuale in gruppo, alla capacità di lavorare a soluzioni alle call for ideas portate da imprese di notevoli settori, anche apparentemente distanti dal digitale come possono essere i musei, il trasporto pubblico locale, le industrie a rete".
La Prof.ssa Barbara Bruschi, Vicerettrice alla didattica, Università di Torino dichiara:
"Il Master Humanize rappresenta, per l’Università di Torino, un progetto formativo capace di cogliere la dinamicità del mondo del lavoro, proponendo soluzioni innovative e concrete alle trasformazioni delle professioni indotte dalla diffusione dell’AI. In una realtà che vede l’AI, le tecnologie digitali e l’interdisciplinarietà quali fattori centrali e determinanti nello sviluppo del Paese è indispensabile che gli Atenei propongano dei percorsi capaci di integrare le competenze umanistiche con quelle tecnico-scientifiche.
Attraverso la promozione del Master Humanize, l’Università di Torino conferma la propria vocazione a favorire la diffusione di conoscenze e competenze sempre attuali che rendano i futuri professionisti in grado di affrontare i nuovi scenari sociali e professionali attraverso un approccio critico, eticamente fondato e responsabile. Inoltre, il sostegno alla partecipazione femminile conferma la mission di UniTo nel ridurre il gender gap e nel promuovere una sempre maggiore affermazione delle donne nel mondo ICT".
Licia Devalle, Vicepresidente STEM by Women:
"In un contesto in cui l’intelligenza artificiale e le tecnologie digitali stanno trasformando il mondo del lavoro e ridefinendo ruoli e competenze, le imprese riconoscono sempre di più il valore di un mindset umanistico: un approccio aperto e creativo, capace di affrontare la complessità con spirito critico e di fare scelte consapevoli e responsabili. La centralità del sapere umanistico, al pari di quello tecnologico, è fondamentale per permettere una piena realizzazione delle conoscenze scientifiche, integrandole con valori etico-morali ben definiti. In questo contesto si innesta l'esperienza del Master HumanAIze, ormai alla sua terza edizione, nel quale le aziende partner dell'Associazione STEM by Women non sono solamente destinatarie di competenze ma anche co-designer del progetto formativo, offrendo ai giovani talenti contesti reali in cui crescere grazie ai project work previsti dal piano didattico. Anche grazie al sostegno di realtà come la Compagnia di San Paolo e di molte altre imprese che credono nella nostra visione, portiamo avanti questo Master per valorizzare la multidisciplinarietà come chiave per leggere il presente e costruire il futuro, oltre che per contribuire a ridurre il gender gap nelle professioni tecnico-scientifiche".