Bellagio (CO)

La proposta di un Plis per il Monte San Primo: coinvolti dieci Comuni

L'idea lanciata dal sindaco di Bellagio è di creare un Parco locale di interesse sovracomunale.

La proposta di un Plis per il Monte San Primo: coinvolti dieci Comuni
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Il Comune di Bellagio, in sinergia con la Comunità Montana del Triangolo Lariano, ha proposto la realizzazione di un Plis (Parco locale di interesse sovracomunale) per l’area del Monte San Primo.

La proposta dal sindaco di Bellagio

L’idea era stata annunciata pubblicamente dal sindaco Angelo Barindelli nell’ultimo Consiglio comunale di fine maggio, con l’intenzione di portare il tema già nella prossima seduta consiliare.

"Ho lanciato la proposta ai sindaci di Lezzeno, Zelbio, Veleso, Magreglio, Caglio, Rezzago, Sormano, Barni e Lasnigo e ho avuto l’assenso di tutti - aveva detto il primo cittadino - Il nostro tecnico sta preparando una proposta per costituire il Plis, che serve a tutelare la nostra montagna e si integra perfettamente col progetto del San Primo; per molte generazioni ci consentirà di conservare un ambiente naturale integro, bello, a disposizione delle nostre famiglie. Una zona che merita di essere tutelata, sia per noi bellagini sia per il turismo".

Il piano è stato al centro anche di una riunione della Commissione urbanistica. Il progetto non prevedrebbe nuove aree alberghiere o di espansione ma la cura dell’ambiente, seguendo le linee regionali. Entusiasta della proposta del Plis anche la minoranza consiliare, che si è resa disponibile a proporre suggerimenti per la sua attuazione.

La posizione del Coordinamento "Salviamo il Monte San Primo"

Sull’idea di un Plis è intervenuto anche il Coordinamento "Salviamo il Monte San Primo": "L’ipotesi era già stata lanciata dal nostro Coordinamento alcuni mesi fa. L'individuazione di un parco potrebbe rappresentare un passo in avanti verso la tutela del territorio montano, che ha confini propri di tipo geografico, diversi da quelli comunali".

Tuttavia, dal sodalizio non mancano le critiche: "Sono invece sospette le circostanze in cui la proposta viene lanciata dalla Comunità Montana, quasi in concomitanza con l’incarico all’ingegner Invernizzi di stendere il progetto esecutivo per la conversione della località San Primo in parco dei divertimenti sciistici e non. Il sindaco di Bellagio ritiene che il progetto (da lui definito “ecologico”, mentre noi lo definiamo “anti-ecologico”) per il San Primo si integri benissimo con un parco di tutela, ma ricordiamo che solo un paio di anni fa lo stesso Barindelli presentava il medesimo progetto come finalizzato unicamente a favorire l’attrattività sportiva e turistica e la competitività di territori e imprese. Evidentemente nel pensiero del sindaco di Bellagio il linguaggio è cambiato, il progetto purtroppo no. Non vorremmo che l'idea - lanciata solo ora - della creazione di un Parco sovracomunale rappresenti per la Comunità Montana solo un’occasione per confondere le acque, per continuare un progetto - il cui costo complessivo supera i 5 milioni di euro di fondi pubblici - dannoso per la natura e per la collettività ma che evidentemente appare irrinunciabile ai suoi grandi sostenitori: il presidente della Comunità Montana e il sindaco di Bellagio. Siamo in ogni caso disponibili, come sempre, al confronto sui temi che riguardano la tutela del territorio montano, quindi a prendere parte al necessario percorso partecipato per l'istituzione del Plis".

Il Coordinamento conclude: "Riteniamo però che la primaria salvaguardia dell'ecosistema montano sia incompatibile col progetto sviluppato per il San Primo, in particolare la parte che riguarda gli impianti sciistici e di innevamento artificiale, oltre che i nuovi parcheggi che determineranno consumo di suolo e il taglio del bosco. Anche su quest'ultimo aspetto vi è una pesante incongruenza: solo pochi mesi fa la stessa Comunità Montana ha approvato il Piano di Indirizzo Forestale per la tutela delle aree boschive, ma contemporaneamente prevede il taglio di molti alberi di pregio per fare spazio ai nuovi parcheggi. Occorre decidere se la natura va tutelata anche grazie all'istituzione di un parco, oppure vada sacrificata per far spazio ad un progetto assurdo dal pesante impatto ambientale".