Novara (NO)

I protagonisti del nostro "Pallone d'oro": Ardizzoia, da 10 anni bomber dell'Agrano

Conosciamo più da vicino il calciatore della storica società della frazione omegnese

I protagonisti del nostro "Pallone d'oro": Ardizzoia, da 10 anni bomber dell'Agrano
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Mentre i protagonisti della nostra iniziativa dedicata al calcio dilettantistico e giovanile dei club delle province di Novara e del Vco, iscritti ai campionati gestiti dalla Figc  si preparano al rush finale, vi proponiamo le interviste pubblicate sul nostro bisettimanale nel corso di queste settimane.

Un modo per conoscere meglio i calciatori che stanno animando dallo scorso mese di febbraio il nostro gioco.

I protagonisti del nostro "Pallone d'oro": Ardizzoia

Comparivano in serie A dal niente già in età matura. Attaccanti di piccole squadre con l’aria di cacciatori di taglie. Specializzati in poche specifiche situazioni di gioco, assoldati da squadre alla disperata ricerca di quel pugno di gol che facesse la differenza tra salvezza e retrocessione. Ripensando al calcio di fine anni Novanta-inizio anni Duemila poche cose brillano come i “centravanti di provincia”.

Uno dei candidati al Pallone d’oro del Corriere di Novara fa parte di una particolare categoria di questi bomber. Riccardo Ardizzoia è infatti legato da dieci stagioni all’Agrano (storica società di una delle frazioni del comune di Omegna) e a tutti gli effetti lo si può definire un “attaccante di frazione”.

«Sento l’Agrano dentro e quel riconoscimento che altrove non troverei»

«Sì, mi piace molto questa definizione – racconta – perché mi sento l’Agrano dentro, sento quel riconoscimento che altrove probabilmente non troverei. Sono stati i primi a credere in me e ogni giorno cerco di ripagare la fiducia accordatami a suo tempo. In dieci anni sono diventato una bandiera del club e ne sono orgoglioso».

Da nove stagioni in doppia cifra: «I gol più importanti? i due dei play out nel 2023»

I numeri di Ardizzoia in granata sono notevoli: da nove stagioni consecutive è in doppia cifra in Prima Categoria e nell’attuale campionato è a quota nove reti. «I due gol a cui sono più affezionato sono stati quelli nel play-out del 2023 che ci permisero di salvarci al termine di una stagione in cui tutti a dicembre ci davano per spacciati» racconta il classe 1993.

L’anno di nascita ci permette di comprendere che lo stesso Ardizzoia, come tutti i “centravanti di provincia” che si rispettino, ha raggiunto la ribalta calcistica non da ragazzino.

«Fino ai vent’anni ho praticato canottaggio – afferma –. Poi, un anno decisi con amici di entrare nella squadra del CSI Real Coq. In quella stessa squadra giocava mister Gianluca Lopardo che mi disse se volevo provare un’esperienza in categoria e da quel momento sono sempre stato ad Agrano insieme a lui».

«In futuro il sogno è poter giocarmi con l’agrano la vittoria del campionato»

In questo 2024/2025 l’Agrano sta combattendo per salvarsi in Prima Categoria. «Abbiamo un buon organico ma il livello del campionato si è notevolmente alzato rispetto al passato – sottolinea –. Sarà una battaglia all’ultimo punto. Faremo e farò di tutto per centrare l’obiettivo. L’altro mio sogno per il futuro è poter giocarmi con l’Agrano la vittoria di un campionato. Ad Agrano c’è uno spirito di appartenenza che coinvolge tutta la comunità, quello che è successo lo scorso autunno con la strenua difesa del campo sportivo n’è la testimonianza».

«Il mio augurio è rimanere un attaccante longevo come tanti colleghi»

Infine, guardandosi intorno e vedendo che tanti colleghi attaccanti continuano anche a 35/40 anni a segnare con regolarità Ardizzoia conclude: «Il mio augurio è di essere un attaccante longevo come tanti colleghi affinché possa recuperare il mio tardo inizio».