Carate Brianza (MB)

Folgore Caratese, il Coni accoglie il ricorso contro la maxi squalifica del presidente

Il Collegio di garanzia ha accolto l'istanza di Michele Criscitiello contro la decisione della Corte Sportiva di Appello della Figc. Il patron della società era stato squalificato per diciotto mesi al termine della concitata gara casalinga di dicembre contro il Club Milano

Folgore Caratese, il Coni accoglie il ricorso contro la maxi squalifica del presidente
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Il Collegio di Garanzia del Coni - l’ultimo grado di giudizio della Giustizia Sportiva - alla fine gli ha dato ragione. Di fatto ridimensionando, notevolmente, la pesantissima accusa che lo scorso dicembre la Procura della Lega nazionale Dilettanti aveva contestato a Michele Criscitiello, ceo di Sportitalia e presidente della Folgore Caratese, al termine della concitata partita casalinga contro il Club Milano.

Il dispositivo del Collegio di garanzia del Coni

Dopo avere accolto nelle scorse settimane il ricorso della società, il Coni si è pronunciato ieri, giovedì 16 aprile, in merito anche al ricorso proposto da Criscitiello contro la decisione della Corte Sportiva di Appello della Federazione III sezione, che lo aveva condannato ad una lunga inibizione (fino al 30 giugno 2026, ndr) che gli era stata inflitta nel mese di dicembre dopo il duro referto dell'arbitro della sezione di Roma 2, Wael Abu Ruqa,  che - spiega in una nota la società - "non ha rappresentato in modo chiaro quanto accaduto realmente".

I fatti contestati dopo la gara di dicembre allo Sportitalia Village

Il riferimento è ai fatti accaduti dopo la partita disputata sul sintetico dello Sportitalia Village a Verano Brianza contro il Club Milano. A fine partita, il direttore di gara aveva steso un lungo rapporto, secondo il quale, Criscitiello al termine del primo tempo avrebbe «fatto indebito ingresso sul terreno di gioco», avrebbe rivolto all'arbitro «espressione offensiva ed implicante denigrazione e discriminazione per motivi di razza» e avrebbe inseguito l'ufficiale di gara «fino all'ingresso nello spogliatoio arbitrale cercando di farlo cadere e rivolgendogli espressioni e gesti (3 pugni sulla porta) intimidatori».

Al termine della partita, inoltre, Criscitiello avrebbe addirittura sputato addosso ad «alcuni calciatori avversari mentre abbandonavano il terreno di gioco ed in seguito rivolto espressioni offensive e discriminatorie nei confronti dei medesimi calciatori, innescando una violenta rissa tra i tesserati delle due società».

Il ricorso è stato accolto e il Collegio di Garanzia del Coni ha rinviato ora la causa alla Corte Sportiva di Appello della Figc.

Il presidente della Folgore Caratese,  dopo il successo ottenuto in ambito sportivo, ha fatto sapere di volersi riservare ora «di valutare ogni azione giudiziaria anche nei confronti di coloro i quali hanno descritto circostanze inesatte ed alterate».