"Immobiliare Villasanta", calvario infinito: anche la terza asta va deserta
La base era fissata a 4 milioni e mezzo di euro, ma nessuno si è fatto avanti; nuovo tentativo in estate con ulteriore sconto

I terreni di "Immobiliare Villasanta" restano ancora e desolatamente senza padrone. Si è conclusa per la terza volta con un nulla di fatto l’asta giudiziaria indetta dal Tribunale di Monza per provare a rilanciare l’area industriale compresa tra Sanzio, viale Monza e via Mattei dove una volta sarebbe dovuta sorgere la nota "Ecocity", ambizioso intervento edilizio rimasto però chiuso nel proverbiale cassetto.
"Immobiliare Villasanta", calvario infinito
Un progetto abbandonato, così come fabbricati e terreni, che tuttavia ora nessuno vuole più. Ieri, mercoledì 16 aprile, dicevamo, l’asta è andata deserta. "Colpa", evidentemente, della base di partenza, fissata a 4.536.000 euro, considerata troppo elevata e fin troppo poco appetibile per un possibile investimento. Ancora. Perché l’audizione di mercoledì è stata la terza in pochi mesi a finire con un nulla di fatto. Alla prima, datata ottobre, la base di partenza era di 5.6 milioni di euro, ribassata poi di oltre 500mila euro a gennaio prima del medesimo sconto di aprile.
Il lotto all'asta
In ballo, stando alla descrizione dell’annuncio pubblicato sui siti specializzati c’erano "terreni e fabbricati fatiscenti da demolire oltre a due cabine Enel, con una superficie di 127mila metri quadrati". Il gioco, insomma, non vale la candela. Almeno per il momento. Anche perché l’area in questione è a dir poco delicata dato che sorge a pochi metri dagli ormai ex stabilimenti della Lombarda Petroli, la raffineria da cui nel 2010 vennero sversate più di 2mila tonnellate di gasolio e combustibili. Una parte di essa, ricordiamo, è attualmente interessata da "opere di bonifica da parte di Regione Lombardia che comportano oneri di cui si tiene conto nel prezzo di vendita".
Il progetto di bonifica
E se nei mesi scorsi era stato formalmente approvato il progetto per il risanamento dei lotti attigui (B, C e D) resta ancora insoluta la questione del lotto più inquinato (E), che si trova proprio accanto ai terreni finiti all’asta e su cui si ergono circa venticinque cisterne ancora contenenti enormi quantità di idrocarburi. Non di poco conto anche il contesto all’interno del quale il lotto è inserito. Nell’avviso di vendita si specifica che nello stesso ambito "sono presenti quattro lotti già edificati, oltre ad un distributore di carburante funzionante in previsione di ristrutturazione qualitativa e prestazionale (colonnine per il gas ed elettriche, manutenzioni, rifacimenti), il tutto, appunto, di proprietà di terzi".
Il quarto tentativo in estate
La superficie ancora edificabile è dunque di circa 40mila metri quadri, ma l’intera area è inserita in un Piano attuativo pubblico-privato e su di essa "pende" ancora la Variante generale del Pgt, adottata dal Comune di Villasanta. Un iter, quest’ultimo, che vede persino una battaglia a colpi di carte bollate tra l’Amministrazione comunale e la curatela di "Immobiliare Villasanta". Insomma, un calvario. A cui manca l’ultima "stazione": l’aggiudicazione dell’asta, la cui prossima indizione (nuovamente al ribasso) verrà fissata per il mese di luglio, quando il prezzo di vendita potrebbe scendere anche sotto i 4 milioni di euro.