Reggio nell'emilia (RE)

Sono più di 400 le attività nel settore dolciario in Provincia di Reggio Emilia

Nonostante il persistere di alcune tensioni sui prezzi delle materie prime (come ad esempio burro e cacao), si osserva un aumento più contenuto per i prezzi al consumo dei prodotti di pasticceria

Sono più di 400 le attività nel settore dolciario in Provincia di Reggio Emilia
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Lo rileva l'Ufficio Studi dell'Associazione Lapam Confartigianato

Piu' di 400 attività

REGGIO EMILIA - «Qualità, gusto e valorizzazione della materia prima. Scegliere il prodotto artigianale significa effettuare una scelta consapevole di ciò che si mette in tavola, specie nelle settimane in concomitanza con delle festività».

È Daniele Casolari, responsabile sindacale e delle categorie Lapam Confartigianato, a commentare un’indagine dell’ufficio studi dell’associazione nei giorni che precedono la festività della Pasqua per analizzare lo stato di salute del settore delle imprese dolciarie e sensibilizzare i cittadini reggiani ad effettuare scelte ponderate sugli alimenti da consumare, non solo in occasione di Pasqua ma nel corso di tutto l’anno.

337 le imprese artigiane

Nonostante il persistere di alcune tensioni sui prezzi delle materie prime (come ad esempio burro e cacao), si osserva un aumento più contenuto per i prezzi al consumo dei prodotti di pasticceria. Come emerge dall’analisi dell’ufficio studi Lapam Confartigianato, in provincia di Reggio Emilia sono 419 complessivamente le imprese che operano nel settore, di cui 337 sono artigiane.

Manca personale

A livello regionale, in Emilia-Romagna persiste la difficoltà a reperire pasticcieri, gelatai e conservieri artigianali e panettieri e pastai artigianali. All’appello ne mancano 1.510, quasi due su tre (il 60,6%) dei 2.490 previsti in ingresso nell’ultimo anno, quota rimasta sostanzialmente invariata rispetto al 61% registrato l’anno precedente.

Investire

«Serve tramandare la passione e le conoscenze alle nuove generazioni, perché l’arte degli artigiani ha un valore in termini di gusto, qualità e servizio che è impareggiabile – conclude Casolari –. Bisogna investire nella cultura del prodotto e nel saper divulgare il know how che solo i laboratori artigiani custodiscono. Come associazione siamo attenti a promuovere il valore della scelta di qualità, prediligendo sempre i prodotti artigiani realizzati con materie selezionate e adatte a ogni tipo di palato."