Murales per i partigiani arcoresi: scontro in Assise, il centrosinistra abbandona l'aula
Consiglio comunale a dir poco infuocato e pieno di colpi di scena quello che è andato in scena martedì 15 aprile ad Arcore.
Consiglio comunale a dir poco infuocato e pieno di colpi di scena quello che è andato in scena martedì 15 aprile ad Arcore. Una Assise che ha fatto litigare maggioranza e opposizione. Il piatto forte della serata era la discussione sulle due mozioni presentate dalla maggioranza di centrodestra e dal centrosinistra a seguito delle polemiche nate a seguito dell'idea, lanciata dal sindaco Maurizio Bono, di realizzare dei murales per ricordare i partigiani arcoresi.
Inevitabilmente quanto accaduto nei giorni scorsi e la successiva presa di posizione dei tre partiti di maggioranza, manifestata attraverso ben quattro comunicati stampa, ha fatto da antipasto a quanto accaduto in Assise, con i consiglieri di centrosinistra che hanno abbandonato l'aula in protesta con la maggioranza a seguito della bocciatura della loro mozione.
Ma andiamo con ordine.
La "guerra" delle mozioni
La discussione, dicevamo, si è concentrata nella discussione dei due documenti.
L’idea del "trappolone" alla maggioranza da parte del centrosinistra (l'opposizione ha presentato una mozione con la quale si chiedeva al Consiglio comunale di dare seguito alle dichiarazioni del sindaco sulla realizzazione di un murales a ricordo dei partigiani) ha di fatto "obbligato" il centrodestra a giocare d'anticipo sui tempi e a presentare a sua volta per primo una mozione che cercasse di risolvere l'impasse che si era creata dopo le dichiarazioni di Bono.
Lega, Forza Italia e Lega lo hanno fatto giocando la carta della commemorazione di tutte le vittime dell'odio politico, senza alcuna distinzione politica, attraverso la realizzazione di un murales ad hoc. Ma non solo perchè il centrodestra ha anche proposto l'intitolazione di vie, piazze o luoghi pubblici alle vittime dell'odio politico. "A tal fine si potranno considerare, tra le molte vittime dell'odio politico, figure come Sergio Ramelli, Norma Cossetto, Fausto Tinelli e Lorenzo Iannucci", si legge nella mozione presentata dal centrodestra.
La mozione è passata con i voti della maggioranza, mentre il centrosinistra si è astenuto anche se la discussione in aula è stata senza esclusione di colpi e ha visto contrapposti i due schieramenti.
Ad aprire le danze degli inteventi ci ha pensato il consigliere Federico Bove che ha elencato una lunghissima serie di nomi di personaggi uccisi durante le stragi politiche avvenute in Italia negli ultimi 50 anni.
Gli attacchi del centrosinistra
"Non possiamo condividere la vostra scelta di personalizzare le intitolazioni su quattro nomi che non si sa nemmeno bene come siano stati scelti. Ma siamo aperti ad avviare una discussione affinchè si possa arrivare ad una mozione condivisa", ha attaccato Luca Monguzzi.
"Noi non possiamo bocciare questa mozione perchè cosa andremo a raccontare ai nostri figli? Che abbiamo respinto un documento che condanna l'odio politico? - ha sottolineato Cheikh Tidiane Gaye - Però quando si trattano questi temi ci vuole sempre una coesione tra le forze politiche presenti in Assise. Dovete dirmi dove sta l'imparzialità nella scelta di questi nomi? Qui si vede l'impronta ideologica del documento".
"Perchè non costruiamo una mozione senza citare nomi? - ha aggiunto l'esponente del Pd Michele Calloni - Spiace che il presidente del Consiglio comunale Besana non abbia accordato una riunione capigruppo prima dell'Assise per dialogare insieme alla maggioranza sulle due mozioni. Non ricordo, a memoria, una decisione del genere".
La risposta del centrodestra
"Questo non è un documento fatto per dividere ma per unire, per includere, dato che abbiamo citato quattro persone nella mozione, due di destra e due di sinistra - ha replicato il forzista il consigliere Tommaso Confalonieri - La mozione parla di tutte le vittime dell'odio politico e noi abbiamo il compito di ricordarli tutti, senza colore politico".
Durissima la risposta del primo cittadino.
"Purtroppo non siamo ancora pronti per affrontare l'argomento dell'odio politico - ha sottolineato Bono - E' questo il momento di insegnare alle persone che non bisogna più parlare di odio politico. Mi spiace che ci fermiamo davanti ai nomi che, ricordo all'Assise, sono delle persone prima di tutto. Noi non vogliamo fare dei momumenti alle persone. Ma che paura avete di questi quattro nomi? Non è possibile, per esempio, che in questo paese ci sia la libertà di poter scrivere sui muri "Spara a Giorgia Meloni" senza che ci sia una rivolta popolare. Se votate contro questa mozione perchè ci sono questi quattro nomi allora vuol dire che non avete capito nulla di questo documento così importante".
"Io credo che il problema di alcuni membri dell'opposizione sia l'accettare il nome di Ramelli - ha aggiunto l'assessore al bilancio Serenella Corbetta - Mi sembra che state insinudando che questa mozione sia stata costruita per seguire l'onta di diverse altre mozioni che sono state presentate in altri consigli comunali da parte di Fratelli d'Italia e che parlano della memoria di Ramelli. Voglio rassicurarvi sul fatto che stiamo parlando di documenti diversi.
La mozione è stata approvata dalla maggioranza, mentre i consiglieri di opposizione si sono astenuti.
"Volete solo creare zizzania nella maggioranza"
Il secondo tempo della lunga partita politica si è svolta sulla seconda mozione, quella del centrosinistra, che, in poche parole, chiedeva alla maggioranza di dare seguito a quanto affermato dal sindaco sulla realizzazione dei murales per i partigiani. A motivare la decisione di respingere la mozione è stato lo stesso primo cittadino che ha cercato di fare chiarezza su tutte le polemiche nate dopo la sua proposta.
"Voi, con questa istanza, non state facendo altro che strumentalizzare una affermazione fatta da una persona che crede in quello che dice - ha replicato a muso duro Bono - Se mi prendo un impegno solenne sul tema dei murales perchè avete presentato questa mozione? Forse solo per creare zizania, dissidio e odio all'interno della maggioranza. E noi non ci stiamo, sotto questo aspetto non vi seguiamo".
"Sono basito dalle parole del sindaco - ha contrattaccato Monguzzi - Bono le ricordo che dopo le sue parole è stata la sua maggioranza a pubblicare ben 4 comunicati stampa sulla vicenda".
"Lasciamo perdere i calcoli elettorali - ha tuonato Gaye - Qui non si tratta di strumentalizzare proprio nulla, anzi dobbiamo accompagnare le idee manifestate da un sindaco così lungimirante".
L'uscita dall'aula del centrosinistra
Alla fine della discussione la maggioranza ha deciso di bocciare il documento presentato dal centrosinistra e di fare quadrato attorno a Bono.
A loro volta i consiglieri di opposizione hanno prima chiesto una sospensione dei lavori e successivamente, alla ripresa del dibattito in aula, Monguzzi ha annunciato l'uscita dall'aula di tutti i consiglieri di minoranza.
"Abbiamo preso atto del voto contrario alla mozione da parte della maggioranza - ha spiegato Monguzzi - E prendiamo atto che i buoni propositi del sindaco si sono frantumati e disintegrati per permettere ad una maggioranza sgangherata di rimanere unita. In questa sede non si è voluto impengarsi a rendere onore ai valori fondanti della Repubblica e per questo abbandoniamo l'aula".
"Come al solito Monguzzi strumentalizza sempre - ha ribattuto Bono - Come strumentalizza che ci sia una maggioranza raffazzonata".
"Sono stanca della vostra supponenza e di sentire sempre attacchi offensivi a noi semplicemente perchè non la pensiamo come voi - ha aggiunto Daniela Sperti - Gaye fa tutti i discorsi di etica, voi parlate di maggioranza sgangherata ma questa è una offesa".
La polemica sui social
Tutto finito? Nemmeno per sogno perchè la polemica è proseguita anche ieri sui Social.
A dare fuoco alle polveri ci ha pensato l'ex consigliere comunale e anima di ImmaginArcore Carlo Zucchi con un post al vetriolo sottoforma di lettera al sindaco.
"Caro Maurizio, con grande rammarico ho ascoltato in streaming una delle pagine più tristi della storia del nostro Consiglio Comunale - ha scritto Zucchi - Un’iniziativa lodevole (quella dei murales per i partigiani, ndr) che doveva costruire un percorso nuovo alla vigilia di una celebrazione nazionale che tu sai non avere nulla a che fare con gli anni di piombo. Questa tua iniziativa poteva essere una nuova occasione per condividere i valori della Resistenza, una proposta da subito boicottata da comunicati congiunti e disgiunti di una maggioranza che ha preferito ridimensionare ed umiliare il tuo coraggio politico. Ho sempre apprezzato due tue grandi qualità, la tua capacità di farti travolgere dalle
emozioni che ci regala la politica, la nostra storia e i nostri valori e la tua capacità di volare alto e di interpretare la libertà che 80 anni fa, gli italiani più giusti, ci hanno insegnato. Purtroppo sembra tutto franare, persino il tuo intervento in Consiglio Comunale non ha dimostrato il coraggio che un servitore dello Stato dovrebbe dimostrare quando si appresta a celebrare una ricorrenza storica che non ha uguali".
Duro l'attacco sferrato anche da Roberto Sala
La replica della maggioranza
Nella serata di ieri, giovedì, è arrivata la replica da parte della maggioranza sui Social, attraverso un post che è stato poi ripreso da assessori e consiglieri.
"Quali sono i valori della resistenza? - si legge nel post - Non quelli ideologici di chi parla di uscire dagli schemi ma vive di pregiudizi...la resistenza è libertà e democrazia...la vittoria della resistenza si chiama Repubblica. La Costituzione che nacque dopo non è il frutto di un’unica parte, ma il punto di incontro tra culture politiche diverse, unite dal rifiuto della dittatura e dalla volontà di costruire una democrazia fondata sulla libertà, sulla solidarietà e sulla pace. Proprio per questo, oggi, non possiamo che condannare con fermezza ogni forma di odio politico. Il ricordo delle vittime del passato, di qualunque parte, non può mai diventare arma per nuove divisioni. La violenza, fisica o verbale, non ha cittadinanza in una democrazia matura....chi umilia Maurizio non è la sua maggioranza, ma chi strumentalizza la sua disponibilità all'ascolto, chi usa la sua propensione ad aiutare gli altri e a voler risolvere tutto...chi fa il consigliere ombra... ".