L'Inter elimina il Bayern Monaco: è semifinale con il Barcellona!
Finisce 2-2 a San Siro tra Inter e Bayern Monaco: per i nerazzurri in rete Lautaro e Pavard. Grande sofferenza ma semifinali conquistate!

L’Inter pareggia 2-2 con il Bayern in un San Siro vestito da tempesta e conquista la semifinale di Champions per la seconda volta in tre anni. Proprio come nel 2010, la strada passa per Barcellona e per il Camp Nou, in una corsa che profuma di storia.
C’è tutto: un Lautaro da capitano vero, salito a otto reti in Champions, e un Pavard che sceglie la notte perfetta per il suo primo squillo in nerazzurro. I tedeschi dominano il possesso (quasi 65%) ma non il destino, che questa volta ha messo la maglia dell’Inter. Kane e Dier, freddi come l’aria di Monaco, non bastano. L’Inter, ancora una volta, ha scelto di essere più forte di tutto. Anche della pioggia, del vento e delle statistiche.
Kane intuisce subito il tipo di serata che lo aspetta. Dopo neanche un minuto Acerbi è già lì a mordicchiargli le caviglie, difendendo la sfera nella sua area. Il nove inglese rimedia con una giocata da dieci travestito da nove: sventagliata col destro da metà campo per aprire il gioco (6’). Eccola qui la strategia del Bayern: abbassare Kane per risucchiare i centrali nerazzurri e smistare la sfera sulle fasce, soprattutto a sinistra. Olise gioca come se fosse al parco con gli amici. È il classico giocatore da “il pallone è mio e si fa quello che dico io”. Il tutto tradotto in un sinistro a giro dopo 3’ murato da Pavard e una serie di imbucate furbe e intelligenti. Del resto, il suo quoziente intellettivo è 127. Fa parte di quel 4% di soggetti “ad alto funzionamento cognitivo” in tutto il mondo. Le giocate che fa ne sono il manifesto.
L’Inter risponde come può. Inzaghi aveva chiesto di tenere il pallone il più possibile, ma nel primo tempo la percentuale di possesso bavarese ha superato il 60%. I nerazzurri sfiorano la rete con un destro di Calhanoglu e sinistro di Dimarco. Il tutto dopo aver tenuto il fiato sospeso per una scivolata da 10 di Bastoni su Olise dentro l’area. Punteggio pieno per la scelta di tempo (12’).
La partita, comunque, è un tavolo per tre: l’Inter, il Bayern e il vento, pronto a disturbare cross, calci d’angolo e rinvii. Nella ripresa prende una sedia anche la pioggia. Dopo venti minuti, Dimarco ha visto “indietreggiare” un pallone diretto in area… sulla lunetta. Il tutto dopo una gran giocata di Lautaro a metà campo: tunnel a Goretzka, palla nascosta in mezzo a due e imbucata per l’azzurro, prima delle proteste dell’Inter per un contatto in area tra l’8 tedesco e Thuram.
La ripresa si apre con lo stesso spartito: possesso al Bayern e ripartenze all’Inter, che ha sùbito una bella chance con Thuram, reo di non aver calciato in porta col mancino e aver cercato il dribbling. La puntura arriva al 52’: un defilato Kane, sfilatosi dalla marcatura di Acerbi, raccoglie un pallone sulla destra e infila Sommer. Male Dimarco in marcatura.
Inter in semifinale — A questo punto l’Inter risorge come una fenice ferita e orgogliosa, pronta ad alzare di nuovo la testa e sfidare la pioggia. I due ganci, devastanti, cinici, da k.o., arrivano entrambi da calcio d’angolo. Al 58’ Lautaro punge col destro e si mette accanto a Eto’o: otto gol in Champions per entrambi. L’esultanza è da Toro, padrone dell’arena. Si invola sotto la Nord e sale sui cartelloni pubblicitari per prendersi gli applausi dei 75mila di San Siro. Il volto, rabbioso e fiero, sembra dire: “Visto? L’ha rimessa a posto il capitano”.
Che poi festeggia di nuovo. Al 61’, su corner di Calhanoglu, Pavard va a prendersi il primo gol con la maglia dell’Inter contro la squadra con cui vinse il Triplete nel 2020. Ora corre per vincerne un altro, stavolta con l’Inter, sotto la guida di un Inzaghi mai domo che ha sfidato vento, pioggia e freddo come un faro in mezzo all’Oceano, perdendo la voce lungo l’area tecnica.
A un quarto d’ora dalla fine, infatti, Dier pesca l’angolo giusto con la testa costringendo l’Inter a subire l'assedio (76’). Alla fine, tra un sinistro di Olise finito largo e qualche affondo, la difesa tiene botta. Ed esulta dopo un ultimo pallone bloccato da Sommer.
L’Inter vola in semifinale contro il Barcellona (si gioca il 29 o il 30 aprile). Per la prima volta il Bayern esce sconfitto da San Siro. I giocatori si abbracciano in ginocchio. E i tifosi dell’Inter gongolano.