Ultras, pugno duro del Viminale dopo gli scontri a Roma: stop alle gare a rischio in notturna
24 agenti feriti, numerosi veicoli danneggiati e decine di vetrine distrutte. Il governo non ci sta
Dopo il caos scoppiato nella capitale prima del derby tra Lazio e Roma di domenica 13 aprile, arriva la risposta dura e immediata del Viminale.
Niente trasferte per le due tifoserie fino a fine stagione e, dal prossimo campionato, stop alle partite ad alto rischio in orario serale. Una svolta storica nella gestione dell’ordine pubblico legato al calcio italiano.
Ultras, pugno duro del Viminale
La decisione è arrivata all’indomani di uno degli episodi più gravi di violenza ultras degli ultimi anni. Scontri durissimi, avvenuti a poche ore dal fischio d’inizio, che hanno portato al ferimento di 24 agenti, alla devastazione di numerosi veicoli e alla distruzione di vetrine e attività commerciali nelle zone adiacenti allo stadio Olimpico.
Sei i tifosi arrestati – tre della Roma e tre della Lazio – tutti volti noti alle forze dell’ordine e appartenenti ai gruppi ultrà più radicali: "Roma Violenta", "Quadraro", "Insurrezione" e "Ultras Lazio".
Tra loro, anche un soggetto già destinatario di Daspo e un militante dell’estrema destra legato a Casapound.
Stop alle partite a rischio di sera
Gli scontri sono iniziati nel tardo pomeriggio, quando un gruppo di circa 500 ultras romanisti ha cercato di forzare il blocco della Polizia a piazza Mancini per raggiungere i rivali biancocelesti radunati a Ponte Milvio.
In risposta, circa mille tifosi della Lazio hanno tentato a loro volta di dirigersi verso lo scontro. L’intervento tempestivo delle forze dell’ordine ha impedito una battaglia campale: cariche di alleggerimento, lacrimogeni e persino l’uso dell’idrante sono stati necessari per contenere la violenza.
Il filmato con gli scontri:
Le misure del ministro Piantedosi
Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi ha mantenuto la promessa fatta la sera stessa del derby: “Ogni ulteriore misura necessaria per garantire l’incolumità degli uomini e delle donne in divisa sarà presa”.
E così è stato. Le prime misure sono arrivate e altre potrebbero essere inserite nei prossimi emendamenti al decreto sicurezza, attualmente all'esame della Camera.
Intanto, la Federcalcio (FIGC) ha ricevuto comunicazione ufficiale dal Viminale: stop alle gare ad alto rischio in notturna a partire dalla prossima stagione.
La condanna del presidente della Lazio
Dura la condanna anche da parte delle società. Il presidente della Lazio Claudio Lotito ha espresso “ferma condanna” per le violenze, ma ha lanciato un appello a non generalizzare.
“Bisogna creare una netta distinzione tra i tifosi e i delinquenti. Rischiamo di etichettare come tifosi persone che non hanno nulla a che fare con il tifo. Questi soggetti vanno messi in galera e buttata la chiave. Non c’entrano nulla con il calcio”.