I protagonisti del nostro "Pallone d'oro": Klajdi Pici del Baveno Stresa

Albanese di origine, novarese di nascita, milita in Eccellenza e si racconta insieme al fratello Isuf

I protagonisti del nostro "Pallone d'oro": Klajdi Pici del Baveno Stresa
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Mentre i protagonisti della nostra iniziativa dedicata al calcio dilettantistico e giovanile dei club delle province di Novara e del Vco, iscritti ai campionati gestiti dalla Figc  si preparano al rush finale, vi proponiamo le interviste pubblicate sul nostro bisettimanale nel corso di queste settimane.

Un modo per conoscere meglio i calciatori che stanno animando dallo scorso mese di febbraio il nostro gioco.

I protagonisti del nostro "Pallone d'oro": Klajdi Pici del Baveno Stresa

«Il nostro sogno? Giocare per la prima volta insieme, magari già nella prossima stagione». Isuf e Klajdi Pici sono ormai da alcune stagioni due certezze difensive del calcio novarese.

Albanesi di origine, novaresi di nascita, Isuf ha tre anni in più di Klajdi («in realtà quasi quattro essendo Klajdi di fine dicembre» ci tiene a precisare il più grande dei due). Il primo gioca in Promozione nella Fulgor Chiavazzese ed è in lotta per vincere il campionato, il secondo è in Eccellenza al Baveno Stresa.

Proprio Klajdi è anche uno dei candidati al Pallone d’Oro del Corriere di Novara, «e io sono il suo primo tifoso» sottolinea Isuf.

Il loro rapporto è stretto e il denominatore comune è il calcio. «Non si parla d’altro in casa» dicono. «Mio fratello è la prima persona che chiamo la domenica dopo il triplice fischio – racconta Isuf –. Gli racconto com’è andata la mia partita e voglio subito sentire come è stata la sua». «Mi ha sempre dato grandi consigli – aggiunge Klajdi –. Faccio tesoro della sua esperienza, è quella cosa che maggiormente gli ruberei: mi aiuterebbe molto a migliorare».

Entrambi hanno trascorsi in serie D con il Gozzano, Klajdi ha anche orbitato nelle nazionali giovanili albanesi, tra l’Under 17 e l’Under 19.

«È stata un’esperienza molto formativa che mi ha fatto conoscere tanti giocatori e mi ha fatto confrontare con una realtà calcistica differente» sottolinea il più giovane dei due fratelli Pici.
Parlando un po’ delle caratteristiche dell’altro, Klajdi dice: «Isuf è più riflessivo di me, in campo sa stare tranquillo, io sono più impulsivo e alle volte questo non va bene»; mentre Isuf afferma: «A mio fratello invidio il fisico, ha una massa che lo aiuta parecchio e gli fa fare la differenza».

Oltre alla Serie D, Isuf e Klajdi hanno gravitato in diverse realtà di Eccellenza e Promozione. «Mi piacerebbe trovare un giorno una squadra in cui stabilizzarmi, magari in coppia con mio fratello – dice Isuf –. Ho girato molto in carriera, forse l’unica piazza in cui potevo restare più tempo era Arona. L’esperienza più bella resta però al Città di Verbania: con Talarico in panchina abbiamo vinto la Promozione. Ricordo un gruppo di ragazzi fantastico».

Nonostante i tanti cambi di casacca, non sono ancora riusciti a vivere una stagione nello stesso spogliatoio. «Ci proviamo ogni estate – dicono all’unisono –. Speriamo che la prossima sia la stagione giusta. Sarebbe bellissimo vincere un campionato con noi due nella stessa squadra: passare dalla difesa non sarebbe facile».