Tornano le Giornate Fai di primavera
Tante aperture a Firenze e in provincia

Un appuntamento che da Nord a Sud della Penisola, in oltre trent'anni, ha coinvolto più di 13 milioni di visitatori, 16.290 luoghi aperti in oltre 7.000 città in 32 edizioni e che, per l'edizione 2025, offrirà l'apertura straordinaria di 750 luoghi in 400 città italiane, grazie all'impegno, alla creatività e alla passione di migliaia di volontari attivi in ogni regione. Luoghi d’arte, storia e natura, insoliti e curiosi, poco conosciuti e valorizzati, alcuni dei quali solitamente inaccessibili.
Un evento che quest'anno assume un significato ancora più speciale, poiché coincide con il cinquantenario della nascita del FAI - Fondo per l'Ambiente Italiano, fondato nel 1975 da Giulia Maria Crespi e Renato Bazzoni, con Alberto Predieri e Franco Russoli. Un traguardo importante che verrà celebrato con aperture esclusive di luoghi normalmente inaccessibili o poco noti, permettendo al pubblico di riscoprire tesori nascosti del nostro territorio attraverso visite a contributo libero.
Le Giornate FAI rappresentano un momento di crescita educativa e culturale e di condivisione, strumenti essenziali per affrontare un mondo libero. Un percorso di cittadinanza che coinvolge istituzioni, associazioni, enti pubblici e privati, che in numero sempre maggiore vi collaborano grazie a una vasta e capillare rete territoriale, con un unico obiettivo: riconoscere il valore del nostro patrimonio culturale e con esso la nostra identità di cittadini europei.
"Una nuova importante occasione per conoscere luoghi meravigliosi che solitamente non sono aperti al pubblico" ha detto l'assessore alla cultura Giovanni Bettarini. "Appoggiamo e collaboriamo sempre con questa iniziativa del Fai che apre le porte alla Firenze più segreta. Quest'anno saranno molti i luoghi da scoprire in questa occasione speciale che grazie al Fai e ai suoi iscritti promuove e tutela il nostro patrimonio”.
"Firenze non smette mai di stupirci. Anche in una città dal patrimonio straordinario come il nostro, ci sono luoghi poco conosciuti o solitamente inaccessibili, che raccontano storie affascinanti e ci permettono di riscoprire il legame profondo tra memoria, cultura e identità." – dichiara Carlo Francini, Capo Delegazione FAI di Firenze.
In questa edizione ci sarà l’opportunità di esplorare spazi di grande valore storico e architettonico, testimoni dell'evoluzione di Firenze e del suo territorio come, ad esempio, la straordinaria Villa Vittoria, oggi cuore pulsante del Palazzo dei Congressi, ma che fu una raffinata dimora privata, plasmata dal genio di Giovanni Michelucci. Oppure l'Institut Français, ospitato nel rinascimentale Palazzo Lenzi Quaratesi, punto di incontro tra la cultura italiana e quella francese da oltre un secolo.
Anche fuori dal centro storico, il viaggio nel tempo continua: a Campi Bisenzio, il Teatrodante e il vicino Palazzo Benini raccontano la trasformazione della città da borgo agricolo a polo culturale e industriale. E infine, il Cimitero Evangelico agli Allori, un autentico museo a cielo aperto, che custodisce la memoria di intellettuali e artisti internazionali legati a Firenze.
"Ancora una volta" – precisa Francini – "queste aperture non sono solo un'opportunità per visitare luoghi straordinari, ma anche un invito a riflettere sul valore della tutela e della conoscenza del nostro patrimonio. In quest'anno così significativo per il FAI, vogliamo celebrare non solo i luoghi che apriamo, ma anche l’impegno di chi, da cinquant’anni, lavora per preservarli e trasmetterne il valore alle future generazioni."